 Torna attore in "Cemento Armato" Giorgio Faletti Lo scrittore nei panni di un malvagio palazzinaro
di Oriana Maerini Roma. “Se continua così nel prossimo film mi faranno interpretare Hitler!” – Giorgio Faletti ironizza, sul personaggio del cattivissimo “Primario” che interpreta nel film “Cemento Armato”, per la regia di Marco Martani che sarà nelle sale venerdì prossimo. Questo ruolo è, infatti, ancora più infame del professore Carogna che aveva interpretato in “Notte prima degli esami”. Ma questo camaleontico uomo di spettacolo che è passato dal cabaret, al cinema e che si è infine trasformato in un giallista di successo sembra perfettamente a suo agio nei panni di un uomo spregievole che vuole distruggere la vita ed i sogni di una coppia di giovani innamorati.
Non le dispiace rappresentare sul grande schermo il male con la m maiuscola? In realtà non credo che il mio personaggio, anche se cattivissimo, rappresenti la raffigurazione del male. In realtà credo che la dicotomia fra bene e male sia evidenziata maggiormente all’interno della coppia Diego-Asia, (Vaporidis - Crescentini) dove la ragazza rappresenta il bene che vuole tenere a bada le attitudini vendicative del fidanzato. Il mio personaggio è quello che dà valenza e credibilità a tutta la storia. L’ultima frase che rivolge a Diego quando viene arrestato è molto significativa della situazione della giustizia nel nostro paese: “io sarà fuori e tu resterai dentro”. Il ricco e potente che ha i mezzi sicuramente riuscirà a cavarsela, il povero sconterà la pena fino in fondo.

Lei nasce come attore comico, come si trova nei ruoli drammatici? Ho in mente un modello straordinario: Robin Williams. Lui riesce a passare da Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre al professore de L’attimo fuggente con un’estrema facilità. Per me l’attore deve avere le corde per interpretare ogni genere di personaggio. Io mi ritengo uno scrittore prestato al cinema e non so se mi offriranno altri ruoli ma non ho alcuna preclusione. Mi è piaciuto interpretare un professore carogna e anche uno spregevole criminale ma reciterei anche in una commedia.
Del resto non è la prima volta che fa il cattivo… Si, non se lo ricorda nessuno perché è un film che è uscito a maggio ed ed è stato visto forse solo da quattro persone; ma avevo già fatto già la parte dell’infame nel 1998 in “Elvjs e Marilijn” del regista Armando Manni. In Italia c’è la pessima abitudine di svilire la commedia e gli attori comici. In realtà riuscire a fare ridere è la cosa più difficile del mondo e la commedia non è un genere minore. Un film come “La grande guerra” avrebbe dovuto vincere decine di oscar!
Quindi non rinnega il suo passato? Per tutta la vita mi sono trovato a fare cose che non avrei voluto fare ma che poi ho apprezzato. Non credo nelle gerarchie fra i generi. Anche la letteratura di genere è un marchio che per me non esiste.
Le è piaciuto rincontrare la squadra di “Notte prima degli esami”? Si, sul set c’è un’atmosfera di grande amicizia e di empatia fra tutti gli attori. Una situazione che raramente ho trovato in una troupe cinematografica. Con la Crescentini, anche quando abbiamo recitato insieme in ruoli opposti (lui è l'uomo che la violenta in un ristorante. ndr) ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda per cercare di mettere in scena una situazione, quella di vittima e carnefice che purtroppo nella vita vera si verifica molto spesso. Non so se farò altro cinema ma spero di ritrovare in futuro un team ideale come quello di Cemento Armato.
Progetti futuri? Per ora non ho altre proposte come attore. La mi attenzione è tutta rivolta verso la scrittura del mio quarto romanzo.

(Lunedì 1 Ottobre 2007)
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