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I solisti del Teatro

Violeta

A Roma, nei Giardini dell’Accademia


di Pino Moroni


Olivia Sellerio



Grazie ad Olivia Sellerio per aver voluto dare la sua voce forte alle contaminazioni culturali della nostra tradizione popolare con quella della terra al di là del mondo, il Cile della grande artista Violeta Parra.
Grazie a Pietro Leveratto che è riuscito a raccogliere un gruppo di musicisti eccezionale e che, con i suoi arrangiamenti ed elaborazioni, ha punteggiato la musica struggente di Violeta Parra di forti emozioni.
Grazie a Lella Costa, che ha costruito il ritratto della cantante cilena con molta nostalgia e rispetto, percorrendo le tappe fondamentali di una vita dedicata alla ricerca delle tradizioni e delle radici della sua terra per comporre canzoni da riportare poi alla sua gente.

Per chi non la conosceva prima, Violeta appare in questo omaggio (quarantesimo della morte e novantesimo anniversario della nascita) un gigante, nel panorama delle donne del novecento. Intelligente, altruista, artista eclettica. Musicista, poetessa, pittrice e ceramista, creativa e determinata nella sua ricerca.

Violeta Parra è stata una donna eccezionale ed un’autrice sensibilissima. Le canzoni bellissime, cantate da Olivia Sellerio in uno spagnolo perfetto, anche le più complicate, giocate sulle parole più difficili. Le letture di Lella Costa sulla sua vita drammatica e girovaga sono state illuminanti ed esaurienti.
Ed infine quelle musiche di ricerca, sapientemente filtrate da Gabriele Mirabassi al clarinetto e dallo stesso Pietro Leveratto al contrabbasso, ci hanno dato un piacere musicale ritrovato.

Tra le canzoni (ora raccolte in un raffinato CD), come non ricordare “Gracias a la vida”, che Joan Baez fece conoscere anche al pubblico europeo e “Evviva per gli studenti” con il suo forte sapore sessantottesco, di un ben lontano e dimenticato impegno culturale.



(Martedì 10 Luglio 2007)


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