 Da un'idea di Alessandro Haber L'amleto matto A Roma teatro S.Chiara dal 7 al 10 giugno
di red.  Questo spettacolo ambizioso ed innovativo nasce da un’idea di Alessandro Haber: si tratta di una trasposizione del celebre Amleto di William Shakespeare, ambientato per l’occasione nel bianco invadente di una camera di un istituto psichiatrico. Qui il direttore tiene in mano i fili di corpi senza anima, menti dannate, dimenticate nella discarica di una società alienata. Dodici personaggi calcano la scena disegnando con imprevedibili intrecci lo sfacelo di un sistema che riflette il lato peggiore della società del nuovo millennio: corruzione, rapporti trasversali, omologazione dell’essere… I pazienti vengono privati di identità e classificati secondo Numeri, alternandosi ciclicamente e cercando di sopravvivere ad un sistema che vorrebbe standardizzarne la volontà. La follia prenderà il sopravvento su ogni cosa? Oppure quel sottile filo di ragione, proprio anche del più folle degli individui, riuscirà a tenere tutti ancorati al suolo? E se fosse la follia stessa a farsi sottile demarcazione tra bene e male, la follia di un Numero capace di ribellarsi prima di essere sopraffatto? Nella lotta per mantenere la propria libertà, l’amore decide di tessere le proprie trame in corde musicali accordando gli sguardi di due anime affini. Quando tutto sembra finalmente seguire una linearità narrativa, come una falla nel sistema di montaggio della città-meccano di Lang, una voce fuori dal coro porta in scena la morte. In veste di Capo-infermiere corrotto dal peccato, la distruzione si fa corpo.
Su un sottofondo di musica elettronica si snodano e dimenano le vite di tutti, dove fedeli al volere di Shakespeare, tutto potrebbe essere, tutto potrebbe non essere…
L’AMLETO MATTO.
da un’idea di Alessandro Haber libero adattamento in tre atti di Claudio Miani e Daniele Sforza Regia: Claudio Miani, Daniele Sforza Con: Claudio Miani, Flavia Montecchi, Paolo Farina, Giovanni Mannelli, Piera Sciamanna, Michele Di Vito, Arcangelo Venerito, Luca Labricciosa, Antonello Santilli, Giorgio Di Donato, Saula Nardinocchi, Gianluca Botto Poala Musiche originali: Alessandro Montecchi Fonico: Daniele Sforza Costumista: Leone Drasfazi Luci: Waltere Marrazzo Scenografia: Claudio Miani, Elena Scarrone, Daniele Sforza
(Mercoledì 30 Maggio 2007)
Home Archivio  |