.


Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Presenta "Una moglie bellissima"

Leonardo Pieraccioni

La sua nuova commedia natalizia


di Roberto Leggio


Roma. Leonardo Pieraccioni non smentisce se stesso. Lo ha dimostrato anche oggi durante la presentazione di "Una moglie bellissima", il nuovo film, scritto insieme a Giovanni Veronesi che si appresta a girare nei prossimi giorni prodotto da lui stesso con la Levante produzioni assieme alla Medusa film. Le riprese inizieranno in una località turistica delle Seychelles e poi si sposteranno ad Anghiari, teatro dell'intera vicenda. Come sempre si tratta di una commedia, l’unico genere che il regista/attore toscano considera valido per divertire la gente. “Non ho mai pensato di cambiare, perché ho la sindrome del cabarettista. - chiosa Pieraccioni che ha parlato con enfasi antimorettiana della sua ultima creatura che uscirà il 15 dicembre nelle sale e che ha definito un Ciclone alla rovescia.
Quei registi che non parlano dei loro film prima dell'uscita sono bischeri. Io, al contrario, non riesco a tenermi niente parlerei già anche del prossimo!. - continua il simpatico Leonardo sviscerando tutta la trama del suo nuovo film - in questo film narro la vicenda di una coppia felice che vive ad Anghiari vendendo frutta e verdura. Un giorno arriva un bel fotografo (Gabriel Garko) ed insidia la mia bellissima moglie con una proposta di lavoro. I soldi e la fama arrivano arrivano ma la coppia scricciola....

Che storia rappresenta il film?
E' la storia di un matrimonio inossidabile, che viene stravolto quando a lei viene offerta la possibilità di apparire senza veli in un calendario. Si tratta di una "proposta indecente alla toscana". Il film vuole raccontare gli sconvolgimenti di una famiglia comune che viene stravolta dalla notorietà. Analizzerò anche la "sindrome del findanzato di Miss Italia", che ha una scadenza precisa come la mozzarella perchè dopo una settimana dall'elezione viene mollato.

Perchè ambienta i suoi film sempre in provincia?
Perchè credo che quello sia il microcosmo ideale dove tutto funziona ancora. In ogni piccolo paese ci sono tre elementi fondamentali: il prete, la bella del paese e lo scemo del villaggio. E' una geometria perfetta. Non delude mai perchè sai già cosa aspettarti. La provincia rappresenta il 75% dell'Italia. Noi che abitiamo nella grande città non conosciamo questa realtà. Anzi ne ridiamo spesso, però è l'humus per una buona commedia. Quella che poi ho sempre voluto raccontare.

Laura Torrisi, la moglie bellissima di Pieraccioni


Come ha trovato Laura Torrisi, la nuova protagonista femminile?
La scelta della protagonista è stata lunghissima. Poi è accaduta una cosa inaspettata. Dopo mesi che facevo avanti e indietro Roma-Firenze in macchina, ho cominciato a prendere il treno. E un giorno ho visto una fotina di una ragazza su un giornale di culturismo. Mi ha colpito il costume da bagno che indossava: lei era coperta solo da una cintura. Mi è piaciuta, l'ho incontrata e così ho scoperto che aveva fatto piccole cose e aveva partecipato al grande fratello. La cosa simpatica è che, nella vita reale, le è accaduto quello che volevo raccontare nel film.

Perchè non cambia mai genere?
E far ridere è importante. E' quello che ho sempre voluto fare.
Credo che la commedia sia nelle mie corde. Se così non fosse avrei accettato delle proposte di registi importanti. Mi sentirei a disagio a fare film drammatici. Giro film che mi piacerebbe vedere al cinema. Anche nei miei libri c'è una sorta di malinconia che sfocia nel melodramma.

Qual è il film che ama di più?
I film sono figli di un momento preciso di creatività. Quest'ultimo ha il passo de "I Laureati" e de "Il Ciclone". Non ho la sindrome del David di Donatello. Non mi dispero se un film non vince un premio prestigioso. Ho sempre fatto film per la gente e sempre li farò con questo spirito.

Come spiega il boom del cinema leggero
Da sempre le commedie funzionano. Monicelli e Risi hanno educato il pubblico a quel tipo di cinema. Credo che se Una vita difficile fosse stato fatto oggi avrebbe vinto moltissimi premi. Allora la commedia era considerata un genere di serie B ed anche in questi tempi, mentre si continua a dire che è morta, mantiene la sua vitalità perchè il pubblico vuole ridere e non rinunciare al divertimento.


Incontro con il Re degli incassi natalizi
Leonardo Pieraccioni
Grazie al film "Ti amo in tutte le lingue del mondo"
Conteso fra due donne e campione d'incassi


Ti amo in tutte le lingue del mondo
Leonardo Pieraccioni
Si gira al Lago di Garda



(Martedì 29 Maggio 2007)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro