 Un'altra storia di nozze forzate... Le ferie di Licu Un docu-fiction di Vittorio Moroni
di Carlo Boccia 
Certamente la trama non è originale. Le ferie di Licu narra la storia di un ragazzo, Licu, di 27 anni che che è nato in Bangladesh ma abita a Roma da otto anni in una casa in affitto con altre otto persone. Da poco non è più clandestino e per vivere lavora 12 ore al giorno: magazziniere in un laboratorio tessile la mattina, cassiere in un negozio alimentare la sera. Capelli alla Elvis, camicie griffate, tifoso della Roma, Licu sembra molto integrato. Finchè riceve da sua madre la foto di una ragazza di diciotto anni; si chiama Fancy ed è la sposa che la sua famiglia ha scelto per lui. Licu ottiene solo quattro settimane di ferie non pagate per andare in Bangladesh e organizzare il matrimonio con una persona che non conosce. Ma al suo arrivo i negoziati tra le famiglie dei promessi sposi si complicano perchè il Bangladesh è sommerso dall’alluvione più imponente degli ultimi cinquant’anni… Il regista Vittorio Moroni ha voluto, coraggiosamente, realizzare questa docufiction realizzato con un budget limitato, è distribuito con l'autodistribuzione, un sistema che funziona sulla prevendita dei biglietti al cinema. Moroni seguendo il metodo zavattiniano ha seguito con la sua macchina da presa il personaggio che tutti potremmo conoscere. Se la storia non è originale ha comunque il pregio di raccontare un dramma purtroppo ancora comune negli immigrati di seconda generazione che si sono integrati nella nostra società: lo scontro di cultura con i loro genitori legati a costumi e tradizioni che non appartengono più ai loro figli.
giudizio: * *

(Giovedì 3 Maggio 2007)
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