 Si è aperta la 22ª edizione “Da Sodoma a Hollywood”. A Torino dal 19 al 26 aprile.
di Annunziato Gentiluomo  Torino. Si è inaugurata ieri, con la proiezione del film “Crustacés et coquillages”, la 22ª edizione di “Da Sodoma a Hollywood”, il Torino GLBT Film Festival che si svolge nel capoluogo piemontese fino al 26 aprile. La proiezione di apertura è stata preceduta dai saluti e dai ringraziamenti dagli organizzatori del Festival – Giovanni Minerva, Cosimo Santoro, Davide Oberto e Ricke Merighi. Quel del “benvenuto” è stato un momento gioioso condotto da Sergio Troiano e Sara Brizzi. Quest’ultima, elegantissima, in un abito che lasciava poco spazio all’immaginazione, ha stupito per la sua carica di comicità, forse a volte eccessiva, e per sua performance da grande eroina di Hollywood.
Erano due anni che gli organizzatori - Santoro e Oberto - tentavano di portare in questa rassegna il film visto in apertura e finalmente ci sono riusciti. “Crustacés et coquillages” è una pellicola fresca e colorata diretta da Olivier Ducastel e Jacques Martineau. La vicenda narra di una famiglia francese di quattro persone in vacanza nei luoghi della giovinezza di Marc, il padre, tra il Mistral e i fuochi estivi del Mediterraneo. Ma l’arrivo di altri tre personaggi condizionerà la loro vacanza e in qualche modo anche le loro vite. In rassegna equivoci; l’incomunicabilità nel senso più intimo del termine; amori perduti, agognati e struggenti; il rapporto tra genitori e figli durante l’adolescenza; il “cruising” maschile; frustrazioni che si consumano nell’autoerotismo in una doccia che accoglie in momenti diversi i tre uomini di casa (Marc, Charly – figlio - e Martin – suo amico) e la madre - Beatrix - in un’estrema e irresponsabile performance sessuale con l’amante. Lo sfondo di tutta la vicenda un vecchio casolare, in mezzo al verde, a due passi dal mare. L’acqua glaciale del mare che placa i nervosismi, le tensioni e che rasserena gli animi, contrapposta all’acqua calda della doccia, ideale per lasciarsi andare al piacere. Il mare, gli scogli e i cespugli adiacenti diventano parte del film. Parlano ai personaggi e ne raccontano la storia di alcuni. Nel film protagonisti sono i sentimenti e la parola amore è declinata in diverse accezioni. È sì passione che travolge, ma anche complicità, compagnia, delicatezza, fiducia, comprensione, attenzione all’altro. Alla fine il coming out di tutti. Ognuno palesa la sua vera identità accolta con apertura dagli altri. Tutti dichiarano le proprie inclinazioni amorose. Una famiglia di “matti” che decidono di trascorrere insieme anche l’estate successiva. Però il nucleo si è allargato. La madre con l’amante; il padre col suo primo amore; il figlio con la ragazza; la figlia col nuovo ragazzo; l’amico del figlio stavolta in pace con se stesso. Ottima l’interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi, fulcro di tutto il film, anche se tutto il cast ha dato prova di grande maestria recitativa. Bella la fotografia e anche le musiche. L’unico neo, forse, il ritmo a volte troppo rallentato. Comunque un ottimo inizio per il Festival torinese che vedrà in rassegna per la prima volta tantissime produzioni italiane, declinando negli otto giorni di programmazione i due temi di questa edizione: le arti visive e performative fuori e dentro le opere cinematografiche e l’adolescenza.
(Venerdì 20 Aprile 2007)
Home Archivio  |