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Omaggio ad una grande attrice italiana

Laura Morante: la musa discreta

A Roma dal 3 al 7 aprile


di Carlo Boccia


Si è a aperto ieri, con un convegno, l'evento-omaggio ad una delle nostre più grandi attrici italiane. Laura Morante: la musa discreta è il titolo della rassegna che fino al 7 aprire si svolge alla sala Trevi di Roma. Una carriera ineccepibile quella di Laura Morante, iniziata da giovanissima sotto il segno della cultura di primo piano – in teatro con Carmelo Bene, al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Gianni Amelio – e poi proseguita in Italia e all’estero con risultati quasi sempre di alta qualità, e spesso condivisi con autori internazionali di grande prestigio: dal portoghese Monteiro all’elvetico Tanner, ai francesi Vecchiali e Resnais, e tanti altri ancora. Tra tutte le attrici italiane, la Morante è quella più legata al cosiddetto cinema d’autore (con alcuni registi si può dire che abbia svolto addirittura un ruolo da musa ispiratrice), e quella da sempre più disposta a cimentarsi con progetti ardui e con set internazionali (ha soggiornato e lavorato a lungo in Francia, Germania, Portogallo, Spagna). Una bellezza classica e severa, un portamento altero delle spalle e del collo (dote ereditata da anni di scuola di danza, non certo dalle sfilate di moda), un’espressione ombrosa pronta però ad aprirsi al lampo del sorriso, un modo di parlare veloce, nervoso, con parole pronunciate con precipitazione ma sempre con precisione, Laura Morante è un’attrice per tanti versi unica nel panorama divistico nazionale. Un’attrice unica non solo per la sua riservatezza, gelosamente custodita come stile di vita, ma per la sua naturale capacità di esprimere (senza forzature) le ombre e gli inganni dei nostri tempi difficili, di incarnare personaggi femminili spesso sfuggenti, complessi e comunque non facilmente catalogabili nell’immaginario corrente: di volta in volta è stata misteriosa o solare, malinconica o ironicamente divertita, una complice di terroristi (Colpire al cuore), una professoressa inconsapevole oggetto di desiderio (Bianca), una madre vulnerabile colpita dalla tragedia (La stanza del figlio), o ancora, la moglie di Enrico Fermi (I ragazzi di Via Panisperna) e la scrittrice Sibilla Aleramo (Un viaggio chiamato amore). Sono state così rigorose le scelte della sua carriera, così compunto il modo di stare in scena, così perfezionista il rapporto col lavoro del set, che per molti anni si è pensato che Laura Morante avesse solo, o soprattutto, il registro del cinema drammatico. Un pregiudizio dissolto immediatamente non appena le è stata offerta la possibilità di misurarsi con la commedia: indimenticabile, ad esempio, la sua interpretazione di Cecilia, in Ferie d’agosto di Paolo Virzì o come moglie isterica e velleitaria in Ricordati di me di Gabriele Muccino o come partner assolutamente all’altezza di un comico mattatore come Carlo Verdone in L’amore è eterno finché dura. In realtà, Laura Morante è un’attrice autentica e completa, dotata di un’estesa gamma di toni espressivi, capace di raggiungere con naturalezza e apparentemente senza sforzo profondità interpretative insospettabili. Un’attrice di grande qualità che, malgrado i tanti film importanti interpretati nella sua lunga carriera, dà l’impressione di una potenzialità espressiva ancora da cogliere e mettere a frutto



PROGRAMMA

Martedì 3 aprile
Ore 17,30: “La valigia dell’attore” videointervista di Fabio Ferzetti con Laura Morante, (2001), regia Guido Anelli -30’
Ore 21.00: “La stanza del figlio” (2001) di Nanni Moretti – 99’

Mercoledì 4 aprile : Ombre & Smarrimenti
Ore 17.00: “Oggetti smarriti” (1971) di Giuseppe Bertolucci – 95’
Ore 19.00: “Colpire al cuore” (1983) di Gianni Amelio – 105’
Ore 21.00: “Danza di sangue” (2002) di John Malkovich – 124’

Giovedì 5 aprile : Sorrisi & Rabbie
Ore 17.00: “Ferie d’agosto” (1996) di Paolo Virzì – 108’
Ore 19.00: “Ricordati di me” (2002) di Gabriele Muccino – 100’
Ore 21.00: “L’amore è eterno finché dura” (2004)
di Carlo Verdone – 108’

Venerdì 6 aprile: Famiglie inquiete
Ore 17.00: “Luci lontane” (1987) di Aurelio Chiesa – 99’
Ore 19.00: “L’anniversario” (1999) di Mario Orfini – 76’
Ore 21.00: “Coeurs” (2006) di Alain Resnais – 126’

Sabato 7 aprile: Desideri estremi
Ore 17.00: “Bianca” (1984) di Nanni Moretti – 95’
Ore 19.00: “ Lo sguardo dell’altro” (1998)
di Vicente Aranda – 97’
Ore 21.00: “Un viaggio chiamato amore” (2002)
di Michele Placido – 100’







Il riconoscimento del Sindacato Giornalisti Cinematografici
Il premio Pasinetti a Laura Morante e Sergio Castellitto
A Roma il 15 dicembre


Alla Festa del Cinema di Roma
Laura Morante


Dal 7 al 10 dicembre una rassegna dedicata all'attrice italiana
Laura Morante al MOMA
Nel più prestigioso museo d'arte moderna al mondo



(Mercoledì 4 Aprile 2007)


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