 Il mio film su Maradona Marco Risi Il regista svela sua passione per l'ex campione
di Oriana Maerini 
Il regista Marco Risi
Roma. Maradona mi è simpatico. E' una persona che dice sempre quello che pensa. In un mondo in cui tutti dicono quello che gli altri vogliono sentirsi dire io lo ammiro come uomo oltre che come campione. Marco Risi tradisce la sua passione quando parla del suo ultimo film Maradona la mano de dios nelle sale da venerdì in 130 copie, tutta la passione che lo lega al grande genio del pallone. Ma l'autore impegnato di Mery per sempre e Ragazzi fuori ammette di aver girato questa pellicola anche per fini commerciali: volevo un film che finalmente mi facesse guadagnare con una ampio respiro internazionale. Fortunatamente ho incontrato una produttrice intelligente come Elide Melli che mi ha permesso di realizzarlo.
Perchè proprio un film su Maradona? All'inizio ho pensato che non l'avrei mai girato poi ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta perchè analizzava soprattutto il conflitto di Maradona con se stesso. La sua fragilità come uomo oltre che la sua grandezza come calciatore. Ho dovuto subire dei "paletti" da parte della sua ex moglie Claudia che mi ha dato delle indicazioni e dei rifiuti.
Come mai ha scelto Marco Leonardi come interprete? Volevo un Maradona argentino ed ho fatto molti provini in Argentina. Poi Marco si è imposto con grande determinazione. Voleva essere lui a tutti costi el pibe de oro. Ho valutato che lui aveva i tratti fisici giusti e poi era stato calciatore e l'ho scelto. Non mi pento perchè Marco è stato fantastico.
Il suo film ha uno stile particolare.... Si, volevo una pellicola dai tratti un po' bizzarri ed ho inserito delle scene particolari come quella in cui Maradona grande guarda se stesso bambino o quella in cui la piscina diventa un pozzo nero. Avrei voluto che Maradona stesso interpretasse almeno l'ultima scena ma lui non si è mai fatto vivo sul set. Forse, a tratti, il film segue il filo del melò sudamericano ma questo non dispiace.

Una scena del film "Maradona la mano de dios"
L'ha mai incontrato? Si, solo una volta per sei ore a casa di un amico. Abbiamo parlato di tutto e poi gli ultimi 20 minuti ci siamo dedicati al film. Appena mi ha visto mi ha scrutato come per capire se si poteva fidare di me poi mi ha detto: non mi interessa nulla del film, basta che non dispiaccia a Claudia (la sua ex moglie), fai decidere a lei.
Che opinione ha di quest'uomo? E' stato il calciatore più grande di tutti i tempi. Un uomo capace di inventare cose bizzarre in campo, una sorta di Picasso del pallone. Inoltre è una persona che non ha mai fatto male a nessuno se non a se stessa. E' vero era schiavo della cocaina e non ne faceva mistero ma lui non aveva incarichi di governo! (ride) Inoltre non si è mai drogato per giocare, anzi, forse la cocaina lo ha penalizzato in campo.
Cosa si aspetta da questa pellicola? Mi aspetto molto dalla reazione che avranno i tifosi a Napoli. In quella città lo adorano e spero che il mio film piaccia. Credo che questa pellicola possa avere un ampio respiro internazionale e che venga presto distribuita in Argentina.
(Lunedì 26 Marzo 2007)
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