 Tutti i premi della prima edizione Lazio: terre, genti e miti In giuria anche Piera degli Esposti
di Oriana Maerini E' raro che un piccolo premio, alla prima edizione riesca a raggiungere pienamente il suo scopo. Questo è il caso di del concorso cinematografico "Lazio: Terre, Genti e Miti" promosso dal CORECOM Lazio e ideato dal commissario Stefano Abbadessa Mercanti. Durante la serata finale, che si è svolta il 24 novembre al cinema “Alfellini” di Grottaferrata, il pubblico, numeroso ed entusiasta, è uscito dalla sala con un’immagine diversa e importante del territorio laziale. E questo è il desiderio che si prefiggeva l'istituzione che ha bandito questo concorso nazionale per cortometraggi, sulle tematiche paesaggistiche, storiche e antropologiche della Regione Lazio. Ma i meriti di questo premio non si fermano qui perchè il Corecom in questa occasione veste anche i panni di un piccolo produttore-distributore cinematografico. Il regista che conquista il primo premio ha, infatti, la possibilità di vedere il suo film nelle sale. Una giuria - composta da Gianfranco Mingozzi, Piera Degli Esposti, Elettra Caporello, Giacomo Gambetti, Paolo Pisanelli, Marco Sani, Gianni Zagni, Bruno Monopoli, Angelo Gallippi e Stefano Abbadessa Mercanti ha assegnato tre premi per tre diverse categorie. C'èra, poi, anche un riconoscimento decretato dal pubblico in sala. Fra le opere che più mi hanno colpito spicca sicuramente Con lo strame e con le mani di Pasquale Casale perchè, nonostante la non ottima conservazione del materiale filmico, il documentario è un raro esempio di ricerca antropologica sui mestieri. Altro film che ho amato in modo particolare è stato Un mondo immaginario di Marcello Spoletini perchè con la semplice ripresa di opere pittoriche supportate da una voce narrante, che leggeva il diario del grande Johann Wolfgang Goethe , è riuscito a farci rivivere l'atmosfera magica che il poeta ha vissuto ammirando gli splendidi paesaggi della campagna romana. Pur con tutti i limiti dei concorsi neofiti (i documentari proposti erano eccessivamente eterogenei per quanto concerne la qualità e con punte troppo amatoriali) Lazio: terre, genti e miti si è dimostrato essere un valido ausilio per valorizzare il territorio attraverso l'opera filmica di ricerca e documentazione.

La sala e il pubblico
La veste produttiva del Corecom Lazio si è espressa, invece, attraverso il cortometraggio “Vento antico”, del regista Gianfranco Mingozzi (aiuto regista di Federico Fellini per Boccaccio ’70 e La dolce vita e Leone d’Oro a Venezia per Il cuore fermo, Sicilia scritto con Leonardo Sciascia) che è stato proiettato dopo la cerimonia della consegna dei premi. Il piccolo film, di alto livello professionale, ha proposto al pubblico, che propone allo spettatore un’affettuosa descrizione/evocazione dell’alto Lazio, tra le mura della Tomba dei Leopardi a Tarquinia, ispirata dagli stupendi versi del poeta Vincenzo Cardarelli.
Tutti i premi della rassegna:
-Miglior film e migliore ricerca antropologica: Con lo strame e con le mani di Pasquale Casale, appassionato documentario sull’antica e preziosa arte dei raccoglitori di strame.
-Migliore Ambientazione Paesaggistica: Riserva naturale di Monte Casoli di Bomarzo di Marco S. Lo Perfido, breve sguardo sulla storia di questa riserva naturale, un tempo abitata dagli etruschi.
-Miglior Sguardo Storico: Un mondo immaginario di Marcello Spoletini che propone delle ricche panoramiche incrociate sui Castelli Romani attraverso gli acquerelli e i brani di Italienische Reise (Viaggio in Italia) di Johann Wolfgang Goethe.
-Premio del pubblico: Settembre di Giulio Leonardi, una commovente ricostruzione, attraverso gli occhi di un bambino, del bombardamento di Terracina durante la seconda guerra mondiale.

Pasquale Casale premiato da Abbadessa Mercanti
(Sabato 25 Novembre 2006)
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