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Si è spento ieri ad 81 anni il geniale regista

Addio a Robert Altman

A marzo aveva avuto l'Oscar alla carriera


di Carlo Boccia


Si è spento ieri sera in un ospedale di Los Angeles Robert Altman uno dei più grandi registi del cinema americano. Autore geniale ed anticonvenzionale era riuscito ad affermare la sua cifra fin dai primi film. Nato a Kansas City il 20 febbraio 1925 era figlio di un assicuratore e, prima di dedicarsi alla settima arte, aveva frequentato l'accademia militare di Wentworth e si era arruolato nell'aeronautica militare. Esordisce sul grande schermo nel 1957 con un "The Delinquents" ma una larga parte della sua carriera, in particolare dagli esordi fino agli anni '60, è dedicata alla direzione di serie televisive come la serie western Bonanza. Si fa notare nel 1970 con il film M*A*S*H con il quale si aggiudica la Palma d'oro a Cannes. Cinque annii più tardi dirige un altro capolavoro: Nashville che gli regale un altro grande successo di pubblico. Questi due film sono stati selezionati, tra l'altro, per la conservazione dal National Film Registry degli Stati Uniti. Con America Oggi splendido affresco della società americana guadagna il Leone d'oro a Venezia. Il suo stile di regia predilige le storie in grado di far affiorare le relazioni fra i personaggi per questo il regista usa la sceneggiatura solo come una traccia e lascia ampio spazio di improvvisazione agli attori. Nella sua lunga carriera ha avuto diverse nomination all'Oscar ("Mash", "Nashville", "America Oggi" e "Gosford Park") ma l'ambita statuetta è arrivata solamente quest'anno come riconoscimento alla carriera. Tra i suoi film ricordiamo, oltre a quelli già citati: "La Fortuna di Cookie", "Il Dottor T & le Donne" e "Conflitto di interessi", I Protagonisti, Prêt-à-Porter e l'ultimo struggente e bellissimo "Radio America", quasi un testamento malinconico su un'epoca che non tornerà più.



(Martedì 21 Novembre 2006)


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