 “Imagine”, immagina La montagna sacra Le provocazioni di trentacinque anni fa
di Piero Nussio Il cileno Alejandro Jodorowsky, trentacinque anni fa iniziò la realizzazione del film La montagna sacra che fu realizzato in Messico negli anni successivi e distribuito in tutto il mondo nel 1973 con grande successo. Il budget dedicato al film doveva essere di un milione e mezzo di dollari (e sarebbe stato il film messicano più costoso mai realizzato), ma il Cecil de Mille dell’avanguardia -come fu soprannominato il cineasta- riuscì a realizzarlo con la metà dei soldi, pur facendone un kolossal. Tanta magnificenza produttiva era dovuta al finanziamento convinto di John Lennon e Yoko Ono, che peraltro avevano guadagnato parte di questi soldi distribuendo il precedente film di Jodorowsky, El topo.
Il film La montagna sacra è un vero catalogo di provocazioni visive, basato sulla “Salita al Monte Carmelo” del mistico spagnolo del cinquecento San Giovanni della Croce, fondatore dei Carmelitani scalzi, e sul “Monte Analogo”, opera incompiuta del surrealista francese del novecento René Daumal. I riferimenti “ideologici” non finiscono certo qui, considerando che prima dell’inizio delle riprese Jodorowsky si è chiuso in meditazione per un mese con tutto il cast del film sotto la guida di un maestro Zen, e che tutta la letteratura e la tradizione alchimistica costituiscono una delle principali chiavi di lettura del film.
Ma non sono questi riferimenti “culturali” a colpire oggi chi rivede il film, bensì la provocatorietà delle immagini. Trentacinque anni fa il film è stato visto da milioni di ragazzi (seppure con qualche limitazione circa l’età minima per poterlo vedere) ed è stato apprezzato da molti. Oggi, le immagini che lo compongono creerebbero un notevole scandalo e talebani di ogni tipo si coalizzerebbero per impedirne la visione. La censura non sarebbe per ragioni di carattere sessuale (anche se non mancano le scene di nudo). L’accusa sarebbe di vilipendio alla religione, di violenza, di “scorrettezza politica”. Proprio perchè invece pensiamo che vada combattuto ogni forma di integralismo, in particolare nelle immagini, riproponiamo alcuni degli esempi significativi.
Come diceva la canzone-manifesto di John Lennon, “Immagina che ognuno sia libero di esprimersi. Tu dirai che sono un sognatore, ma io non sono più da solo.” All'epoca, 35 anni fa.

L'alchimista 
L'occhio surrealista 
Il crocefisso 
Il monco e i bambini di strada 
I fucilati 
Dal petto dei fucilati nasce un uccello 
La parata dei conigli squartati 
Lo stupro della turista 
''La pietà'' nei magazzini generali
(Venerdì 27 Ottobre 2006)
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