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Le calde notti d'estate a Londra

Alfresco Films

Thriller e classici nelle proiezioni all'aperto


di Piero Nussio


Ora a Londra sono tornati alle temperature abituali per l’isola (massime di 20-25 gradi), ma quest’estate è stata per gli inglesi una delle più calde della loro storia.

Titoli come “Baked Britain” (Inghilterra cotta al forno) e le parole di un giornalista dello Evening Standard rendono bene quale fosse la situazione climatica: «Le serate sono spesso calde come un asciugacapelli».

È chiaro che, in così inaspettata canicola, uno dei pochi sollievi degli albionici (oltre a prosciugare birra, ma quello è abituale con qualunque clima...) è lo sfizio di starsene all’aperto a vedere un film nelle arene.
Un piacere raro per un popolo abituato ad un clima tanto freddo e uggioso.

L’operazione si chiama in inglese Alfresco Films, e mi sembra un nome così bello che propongo di riprendercelo e re-importarlo a casa nostra, dove può essere usato per quattro lunghi mesi, fino a settembre inoltrato.
Scritto così, tutto attaccato come fanno gli inglesi, così che somiglia ad “affresco”, e rimanda anche alle trepide notti fiorentine del rinascimento.

Le notti londinesi, invece, si alfrescano con i thriller classici, a cominciare dal londinese Alfred Hitchcock con "Intrigo internazionale" ed a continuare con il quasi-londinese Stanley Kubrick ed il suo congelato albergo di “Shining”.

Interessante poi il ripescaggio di un noir classico americano come “La morte corre sul fiume” di Charles Laughton (1955) con il predicatore Robert Mitchum e le parole Hate/Love scritte sulle nocche delle dita.

Ma non solo di classici si compongono le notti sul Tamigi: per esempio ci sono le commedie esagerate di Jack Black. Questo attore è pressoché sconosciuto in Italia (L’amore è cieco, Alta fedeltà), ma è un personaggio di culto in USA e GB, per i suoi ruolo negli X-files, ma anche per l’interpretazione di “The school of Rock” e per il lottatore wrestling di “Nacho libre”.


I film inglesi che più mi godrei “alfresco” sono però i recuperi intelligenti di classici senza tempo, che le arene italiane sembrano invece aver dimenticato sotto la polvere di un oblio immeritato.
Cito, fra i tanti, Brazil di Terry Gilliam, Il grande Lebowsky dei fratelli Cohen, Alien di Ridley Scott, e poi Performance con Mick Jagger, del londinese Nicholas Roeg.

Per i ragazzi, oltre al ciclo completo di Harry Potter, c’è “Wallace & Groomit”, “La fabbrica del cioccolato” ed “Il castello errante di Howl”.


Anche i luoghi delle proiezioni sono molto invitanti: la Somerset House sulle rive del Tamigi, il Portobello film festival dalle parti di Notting Hill e la Serpentine Gallery in quei giardini di Kensington dove svolazzava un tempo Peter Pan.

Se state correndo a preparare i bagagli per un agosto londinese “alfresco”, devo però anche darvi una notizia meno piacevole: i biglietti d’ingresso vanno da 8 a 15 sterline, da dodici a più di venti euro.
Beh, in fondo ci possiamo accontentare del nostro Massenzio...




(Venerdì 11 Agosto 2006)


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