 Buon remake de "Quando chiama uno sconosciuto" Chiamata da uno sconosciuto Ultima fatica di Simon West
di Mirko Lomuscio Nessuno ha mai sentito parlare della leggenda metropolitana che vede protagonista una babysitter telefonicamente tormentata dal folle di turno? Nel 1979, quel non ancora riconosciuto maestro del thriller che porta il nome di Fred Walton la utilizzò per riempire i primi venti minuti del suo Quando chiama uno sconosciuto, interpretato da Carol Kane e che in pochi (soprattutto in Italia) sicuramente ricordano, ma che ha finito per influenzare diversi prodotti di tensione successivi, Scream su tutti. Oggi, sostituita la Kane con Camilla Belle (Jurassic park:il mondo perduto), Simon West (Con Air, Lara Croft:tomb raider) riprende il personaggio di Jill Johnson per il rifacimento Chiamata da uno sconosciuto, ponendola nella tanto moderna quanto isolata casa dei coniugi Mandrakis, dove, lontana dai pensieri sentimentali che il ragazzo le ha lasciato, deve badare ai due bambini che dormono al piano di sopra. E la lunga notte di terrore, alle prese con il maniaco telefonico, è appena iniziata, in quanto la situazione d’assedio che nel film del 1979 faceva soltanto da prologo, finisce qui per abbracciare l’intera trama del lungometraggio, fungendo da giusto espediente volto a trasportare lo spettatore all’interno di un teso crescendo, per poi sfociare in un finale al cardiopalma.

Con un cast che comprende anche Clark Gregg (curiosamente co – sceneggiatore de Le verità nascoste) e Katie Cassidy (Click), West lavora bene, confezionando un remake ben congegnato che, pur mancando di cura per quanto riguarda la credibilità di alcuni personaggi, dosa sapientemente tensione e colpi di scena, raggiungendo risultati che superano nettamente la sufficienza. E siamo lontani anche dall’ennesimo teen – horror senza infamia e senza lode, pur dovendogli rimproverare l’eccessivo uso degli effetti sonori sparati ad alto volume, i quali, a lungo andare, più che generare spavento fanno soltanto saltare i nervi dello spettatore. Ciò è, forse, riconducibile al passato di West al servizio dei film d’azione ad alto budget.
Curiosità: nella versione originale la voce dell’assassino al telefono è di Lance Henriksen, famoso Bishop del secondo e terzo Alien, ma che in Italia i più ricorderanno per essere stato il protagonista della serie televisiva Millennium. giudizio: * *

(Sabato 1 Luglio 2006)
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