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Un piatto e banale film d'azione estivo

Detective a 2 ruote

Nick Cannon nel ruolo del protagonista


di Francesco Lomuscio


Affiancato da Rosalyn Sanchez (Colpo grosso al drago rosso – Rush hour 2), Shawn Ashmore (X –men) e Hugh Bonneville (Stage beauty), il ventitreenne rapper – comico Nick Cannon (Shall we dance) è il protagonista di Detective a 2 ruote. I film, basato su una sua idea, è la storia di un poliziotto sopra le righe Tracy “Tre” Stokes che viene inviato “sotto copertura” in un esclusivo liceo privato frequentato da studenti dell’alta società, al fine di infiltrarsi in un gruppo di ricchissimi liceali sospettati di omicidio.
Che il cinema americano fosse ormai da anni a corto di idee lo si era già capito dall’infinità di sequel e remake che vengono messi in cantiere quotidianamente; l’elemento ancor più imbarazzante, però, è individuabile nel fatto che, quando non rifà cult – movies e classici e quando non fornisce continuazioni a titoli di successo, cerca di prendersi gioco dello spettatore rifilandogli vecchi topos rimaneggiati. Infatti, come è possibile non riconoscere nel lungometraggio dello specialista in video musicali e spot pubblicitari Marcos Siega il tentativo di proporre una variante del pluriosannato Beverly Hills cop – Un piedipiatti a Beverly Hills (1984)? Con scaltrezza investigativa e lingua veloce, Cannon sembra fare di tutto per poter diventare il nuovo Alex Foley, peccato, però, che finisca sempre per apparire molto meno spontaneo del grande Eddie Murphy. Ed a migliorare le cose non è certo la sceneggiatura ad opera di David T. Wagner e Brent Goldberg, responsabili in precedenza dell’ottimo La ragazza della porta accanto (2004), ma anche dell’inguardabile Maial college (2002), in quanto Underclassman (così s’intitola il film in patria), nel quale troviamo anche il mitico Cheech Marin (C’era una volta in Messico), tra gare con scooter acquatici, partite a rugby e sparatorie, non si rivela essere altro che un piatta e noiosa commedia d’azione estiva, ulteriormente infarcita con un banale attacco alle istituzioni.
Infine, qualcuno ci potrà mai spiegare per quale motivo negli Stati Uniti i rapper debbano finire prima o poi a fare gli attori? E qualcuno ci dica anche chi è che ha scelto il titolo italiano, considerando il fatto che il detective protagonista fa spesso uso di automobili.


giudizio: *




(Venerdì 16 Giugno 2006)


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