 Michele Soavi torna al cinema Arrivederci amore ciao Gli "anni di piombo" in versione italiana
di Mirko Lomuscio Regia: Michele Soavi Con: Alessio Boni, Michele Placido, Isabella Ferrari Distribuzione: Mikado
Giorgio (Alessio Boni), ex terrorista di sinistra, dopo essere fuggito presso un avamposto guerrigliero in Centro-America, torna a casa con l’intenzione di chiedere aiuto all’organizzazione dei fuoriusciti: se non esce pulito dai suoi crimini, minaccia di vuotare il sacco.
Di conseguenza, l’organizzazione gli chiede di consegnarsi alla giustizia per avere la revisione del processo, ma, sul suo cammino, Giorgio incontra Anedda (Michele Placido), vice questore della Digos che, in possesso di una prova schiacciante dei suoi passati crimini, lo ricatta, finendo per dargli la possibilità di riabilitarsi dopo cinque anni passati in buona condotta.
E sarà tutta una questione di soldi, ai quali Giorgio darà continuamente la caccia, tra loschi affari e colpi messi a segno, anche con l’aiuto dello stesso Anedda, nel corso di una lenta discesa all’inferno che non finirà mai di peggiorare, mentre continua ad inseguire la tanto desiderata riabilitazione.

Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, uno dei principali esponenti della letteratura noir contemporanea, Arrivederci amore, ciao segna il ritorno al cinema, dodici anni dopo Dellamorte Dellamore, per il virtuoso Michele Soavi, negli ultimi tempi impegnato nell’ambito delle fiction televisive.
Come La meglio gioventù ed il più recente Romanzo criminale, il suo film scava nel lato oscuro dell’Italia, spingendo maggiormente l’acceleratore, però, sulla cattiveria e la negatività del protagonista e degli individui che gli ruotano attorno, tra cui il Vesuviano, interpretato da Riccardo Zinna, losco padrone di un sexy club, e Flora, moglie infedele per forza cui concede anima e corpo la bella Isabella Ferrari. L’aria di pessimismo che si respira non riesce in alcun modo a trovare fine, come nella triste realtà quotidiana, ed anche nei momenti in cui ci aspettiamo una redenzione da parte di Giorgio, essa non si decide ad arrivare. Un ottimo Michele Placido alla Gian Maria Volontè è soltanto uno degli elementi positivi della nuova fatica di Soavi, il cui titolo proviene da una frase contenuta nella canzone Insieme a te non ci sto più di Caterina Caselli: un “vero” orrore tutto italiano sapientemente descritto da uno specialista in film horror, sempre pronto a ricorrere a stratagemmi tecnici che lo distinguono dai classici canoni del cinema tricolore, con il suo occhio attento al minimo dettaglio scenico e tensione abilmente alternata all’ironia.

Arrivederci amore ciao
(Sabato 25 Febbraio 2006)
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