 Incontro con il Re degli incassi natalizi Leonardo Pieraccioni Grazie al film "Ti amo in tutte le lingue del mondo"
di Oriana Maerini Leonardo Pieraccioni è nuovamente campione d’incassi ai botteghini natalizi. (dopo la coppia Boldi-De Sica). Con la commedia romantica sugli amori “intorcinati” “Ti amo in tutte le lingue del mondo il simpatico attore-regista fa ancora sognare gli italiani nei panni di un insegnante di ginnastica quarantenne che si innamora di una psicologa degli animali (la bellissima Marjo Barasategui). Pieraccioni sembra aver recuperato lo smalto dei primi film, e si riappropria della comicità surreale e favolistica de Il Ciclone e Fuochi d’artificio. Racconta, con un film corale, la propensione ad innamorarsi sempre di persone sbagliate. Forse gli italiani si identificano con questo uomo timido e romantico che incontra amori sempre ad un passo dal lieto fine. Anche questa nuova pellicola del regista toscano, è stata scritta insieme con Giovanni Veronesi, suo sceneggiatore da sempre.
Squadra che vince non si cambia. Non lascerà mai Veronesi? No, perché mi trovo talmente bene a scrivere con lui. Non è mai uno sforzo, anzi è un grande divertendo.
Cosa si prova ad essere conteso fra due donne? E' il sogno di qualunque uomo. Certo quando una donna ne ha 16 e l’altra 34 è meglio, vista l’età, andare con quella più adulta. Però sarebbe bello averne due di 34. (ride)
Cosa c’è di diverso rispetto agli altri film? Una sceneggiatura un pochino più attenta e un film più corale rispetto agli altri che mi ricorda più "Il Ciclone" rispetto quella de "Il pesce innamorato".

Pieraccioni in una scena del film Sta già pensando al prossimo? Io faccio di solito un film ogni due anni. Deciderò a metà gennaio se fare il film quest’anno o stare a riposo un anno
Ha vinto lo scontro con king kong? Si, non mi ha mai spaventato lo scimmione. E’ stata una battaglia all’ultimo pelo: ai peli di king kong ho risposto con i peli di Rocco Papaleo che quando l’ha visto ignudo Lucio Dalla si è spaventato!
Non sente un po' il peso di tanto successo? No. E, siccome non sento il peso di aver guadagnato tanto mi sento angosciato. Mi chiedo: ma non sarò troppo cinico? Scherzi a parte, sono onorato di tutto ciò ma non me l'aspettavo. E' come uno che vince al gratta e vinci, non 100 milioni ma 20 miliardi: non può neanche avere una reazione consona. Se vince 100 milioni fa ieaaaaa ma se vince 20 miliardi fa lo stesso ieaaaaa. Sento di avere, invece, un grande debito di riconoscenza verso il pubblico e spero di non deluderlo continuando a fare commedie comiche ma non volgari.
Perché per i suoi film sceglie sempre ragazze dalla bellezza eccezionale (Maria Grazia Cucinotta ne "I laureati", Lorena Forteza ne "il Ciclone" e Vanessa Lorenzo ect..)? In questo modo funziona molto di più il contrasto tra la normalità che il mio personaggio rappresenta e l'eccezionalità che queste donne da copertina portano con sé”
Ma nella vita è molto amato dalle donne... Mi invidio da solo! Questa è una risposta che darebbe Pacciani. (ride) In realtà faccio cene di lavoro dove incontro delle amiche che fanno le attrici e lì ci fotografano insieme. Però, da questo ad avere delle storie, che invece vorrei veramente avere, ce ne corre! Quindi provo un'invidia totale quando mi vedo sui rotocalchi. Agli amici, però, faccio credere che queste storie sono vere."
Dunque non si reputa un uomo affascinante? Come no! Ma soprattutto sono bello dentro! Ma, come dice la mi nonna, il casino è rovesciarmi! (ride)
Si dice che sul set lei sia pignolo, perfezionista e anche un po’ burbero... Ah, si. Molti fraintendono: confondono la determinazione di un regista per una asprezza di carattere. Quando hai le idee chiare devi essere inflessibile: un capitano rigoroso che non deve concedere nulla agli attori.
Come sono suoi rapporti Benigni, il "mago" della comicità made in Tuscany? Considero Benigni un maestro assoluto. A 12 anni sono rimasto folgorato nel vederlo nella trasmissione "L'altra domenica". Lo sposerei se non fosse già sposato! (ride) Lui è stato molto carino; mi ha chiamato dopo aver visto "Il ciclone" per farmi i complimenti. Ha definito il mio film "un paniere di grazia". Mi sono quasi scusato del fatto che, al botteghino, sia andato meglio de "Il Mostro" .
Ha mai pensato di andare a lavorare oltreoceano, negli Studios Hollywoodiani? Ho ricevuto tantissime proposte da Hollywood ma non gli rispondo neanche perché vogliono distribuire il film anche a S. Marino. (ride) Per convincermi usano anche dei sistemi subdoli: mi fanno chiamare da Demi Moore. Ma io le rispondo: "Demi riattacca, non se ne fa nulla" (ride).
(Martedì 27 Dicembre 2005)
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