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Cinema e computers

15 anni fa, dal dottor Stranamore nasceva Internet

Lode a Stanley Kubrick e a Tim Berners-Lee


di Piero Nussio


Il dottor Stranamore


Presidente USA: Generale Turgidson, questo è veramente difficile da capire. Io avevo l’impressione di essere l’unico con il potere di ordinare l’uso delle armi nucleari.
Turgidson: Esatto, signore. Solo lei ha questo potere. E, sebbene io odi dare giudizi senza avere le prove, direi che si ha l’impressione che il generale Ripper abbia oltrepassato i suoi limiti.
Presidente USA: Certo, che lo ha fatto. E molto oltre quanto potessi immaginare.
Turgidson: Beh, magari lei dimentica le circostanze del Piano R, signore.
Presidente USA: Il Piano R?
Turgidson: Il Piano R è un piano bellico di emergenza secondo il quale anche un comandante di grado inferiore può ordinare una rappresaglia nucleare dopo un attacco nemico a tradimento, se la normale catena di comando è interrotta. Lei lo ha approvato, signore. Non può essersene dimenticato. Sicuramente ricorderà, signore, che il Senatore Buford sollevò tutta una marea di problemi sulla nostra mancanza di credibilità riguardo la deterrenza nucleare. L’idea era che il Piano R fosse una specie di rappresaglia di sicurezza.
Presidente USA: Di sicurezza...
Turgidson: Devo ammettere che in questo caso l’elemento umano sembra aver fallito. Ma l’idea era di far capire ai compagnoski russi che si dovevano scordare di poter distruggere Washington, e lei stesso, signore, con un attacco a sorpresa, e salvarsi dalla rappresaglia solo perchè non c’era più quello che poteva ordinarla.
...
Maggiore Kong, sul bombardiere: Finora nessuno è mai dovuto arrivare a questo tipo di codice. E il vecchio generale Ripper non ci ordinerebbe il Piano R se non fosse che i Russi hanno già spianato Washington e un sacco di altre città con un attacco a tradimento
”.

(Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, di Stanley Kubrick, 1964)

A metà degli anni ‘60, la U.S. Air Force (Aeronautica USA) commissionò uno studio a Paul Baran dell’Istituto RAND su come fosse possibile mantenere la catena di comando e controllo dopo un attacco nucleare a sorpresa.
La soluzione suggerita da Baran utilizzava una tecnologia di trasmissione chiamata "packet switching" (commutazione di pacchetto) che avrebbe consentito ad un messaggio su una rete di trasmissione di trovare la propria via per giungere a destinazione attraverso una qualunque connessione disponibile.
La ARPA (Advanced Research Projects Agency, organismo di gestione dei progetti di ricerca del Ministero della Difesa americano) ritenne che la teoria di Baran avrebbe potuto funzionare, non solo per risolvere il problema dell’attacco nucleare a sorpresa, ma anche per consentire un collegamento quotidiano fra postazioni militari, governative ed organismi universitari di ricerca.

Il dottor Stranamore


Fu così che nel 1969 nacque ARPAnet. Oltre a basi militari ed uffici governativi, fin da subito collegò anche i centri civili di ricerca connessi agli studi militari, ossia: l’UCLA (Università di Los Angeles), lo Stanford Research Institute, la UCSB (Università di California Santa Barbara), e l’Università dello Utah.
Nel 1971, Ray Tomlinson scrisse il primo programma per la gestione della posta elettronica (e-mail) e poco dopo nacque la prima mailing list: SF-LOVERS, dedicata agli appassionati di fantascienza.
Nel 1974 Vinton Cerf e Bob Kahn migliorano le modalità NCP di commutazione di pacchetto della prima ARPAnet inventando il TCP (Transmission Control Protocol).

Quindici anni fa, il 13 novembre 1990, a Ginevra Tim Berners-Lee del centro di ricerca europeo CERN inventò l'HTTP (Hyper Text Transfer Protocol) e realizzò la prima pagina web.

Il dottor Stranamore


Era nato il WWW (World Wide Web, la ragnatela che copre il mondo), ed era nato da quella paura dell’attacco nucleare a tradimento che aveva fatto temere la catena delle rappresaglie fino alla macchina “fine del mondo” (Doomsday machine).

Per essere in guardia contro un attacco nucleare a sorpresa, il comando strategico dell’Areonatica USA mantiene in volo una grande quantità di bombardieri B-52 per 24 ore al giorno. Ogni B-52 può sganciare un carico di bombe per 50 megatoni, pari a 16 volte la forza esplosiva totale di tutte le bombe e granate usate dai vari eserciti nella seconda guerra mondiale. Con base in America, la forza volante di allerta è dispersa dal Golfo Persico all’Oceano Artico, ma hanno un fattore geografico in comune: sono tutti a due ore di volo dal loro bersaglio sul territorio dell’URSS.
...
Per più di un anno voci diffuse sono circolate in privato fra i leader dei Paesi occidentali riguardo al fatto che l’Unione Sovietica stesse lavorando a quella che si diceva oscuramente essere l’arma definitiva, l’ordigno fine del mondo. Fonti spionistiche riportavano che la localizzazione del più segreto progetto russo si trovasse fra le nebbie perpetue di una terra disabitata nei picchi artici delle isole Zokov. Cosa stessero costruendo, e perchè fosse posto in un luogo così remoto e desolato, non lo sapeva nessuno.
...
Presidente USA: L’ordigno fine del mondo? E cosa sarebbe?
Ambasciatore russo: Un’arma che distrugge la vita umana e animale sulla Terra. Quando esplode, produce una ricaduta radioattiva tale che nel giro di dieci mesi la superficie terrestre sarà morta come quella lunare! L’ordigno fine del mondo è progettato per innescarsi automaticamente.
Presidente USA: Ma in qualche maniera si potrà bloccarlo...
Ambasciatore russo: No. È pensato per scoppiare direttamente anche se qualcuno tenta solo di avvicinarsi.
Presidente USA: Ma questa è pazzia assoluta. E perchè avreste costruito un tale ordigno?
Ambasciatore russo: C’erano persone contrarie, fra noi. Ma non ce la facevamo a starvi dietro nella corsa agli armamenti, in quella spaziale ed in quella di pace. E intanto la nostra gente chiedeva calza di nylon e lavatrici automatiche. L’ordigno fine del mondo ci costa solo una piccola frazione di quello che spendiamo in armi ogni anno. E poi, quando abbiamo saputo che anche voi ci stavate lavorando, abbiamo temuto di dovervi rincorrere anche sulle “fine del mondo”
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Il dottor Stranamore


Presidente USA: Quindi, secondo lei è possibile che abbiano costruito un tale ordigno?
Stranamore: Signor Presidente, la tecnologia richiesta è così semplice che lo può fare anche la più piccola potenza nucleare. Serve solo la decisione di farlo.
Presidente USA: Ma come è possibile che l’ordigno si inneschi da solo, e che sia assolutamente impossibile disattivarlo?
Stranamore: Signor Presidente, non solo è possibile, ma è essenziale. È l’idea base di un ordigno del genere. La “deterrenza” è l’arte di produrre nella mente del nemico la paura di un attacco. E quindi l’ordigno fine del mondo terrorizza proprio perchè l’automatismo e l’irrevocabilità della decisione cancellano qualunque mediazione umana. È semplice da capire. E totalmente credibile e convincente.


Beh, se ce la siamo cavata (finora...) dall’ordigno fine del mondo, a quanto pare lo dobbiamo a:

  • Stanley Kubrick, che ha fatto la spia col suo film;
  • Paul Baran, che ha fatto lo studio prospettando una soluzione molto meno drammatica;
  • Ray Tomlinson, Vinton Cerf e Bob Kahn, che hanno fatto l’Internet;
  • Tim Berners-Lee, che ha fatto le pagine web, come quella che state leggendo.



E morì con un felafel in mano
Cinema e computers
La fine della "macchina da scrivere"
Fine della letteratura.
E fine della Underwood.

2001, odissea nello spazio
Cinema e computers
Quasi quarant'anni, ma Kubrick non li dimostra
Schermi a colori, occhio vigile e voce suadente sono le caratteristiche di HAL il super-computer che decide della vita del proprio equipaggio.



(Venerdì 18 Novembre 2005)


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