 Non hanno il camino, ma comprano la motosega La Motosega Il consumismo
di Samuele Luciano K. è una ragazza di 19 anni che frequenta il primo anno alla Facoltà di Scienze Linguistiche di Milano, lei però abita a Lodi, ogni giorno quindi si alza alle sei del mattino per andare a Milano all’Università. Dopo aver seguito la lezione a Sant’Ambrogio, nel cuore del capoluogo meneghino, K. si dirige a Cesano Boscone per prendere servizio presso un Call Center, e solo dopo 4 ore di data entry e decine di chiamate di clienti scorbutici può rimettersi in macchina per tornare a casa, non prima di mezzanotte. In tutto, dalla mattina presto fino al rientro a casa di notte, K. percorre con la sua Panda azzurrina 100 chilometri al giorno. – “Spesso”, mi sussurra mentre le offro una sigaretta “sulla tangenziale mi viene l’abbiocco…”. Il motivo per cui K. conduce una vita così frenetica è perché vuole laurearsi al più presto, per prepararsi ad affrontare un mondo sociale sempre più competitivo ed esigente, vuole realizzarsi e diventare indipendente, BLA BLA BLA... L’altro motivo è che i genitori di K. le hanno chiaramente detto fin dall’inizio che non potevano permettersi di pagarle l’Università, e che quindi doveva cercarsi un lavoro e cavarsela da sola. K. non ha avuto nulla in contrario, ha stretto i pugni e ha cercato il lavoro, solo che l’ha trovato a 38 chilometri da casa. Spesso K. quando prende la macchina al mattino è così intontita che non riesce neanche a infilare la chiave nella portiera, ma la rabbia e la voglia di riuscire nel suo intento e dimostrare ai suoi di farcela comunque anche senza il loro aiuto, è più forte della sua stanchezza… Almeno per ora. Affamato di eventi incredibili, mentre ci incamminiamo verso il parcheggio, le chiedo se ha qualche episodio insolito da raccontarmi. K. stringe per un attimo la bocca facendo impennare il piercing viola sotto il labbro inferiore e poi mi risponde: “Tu dimmi se è possibile?.. I miei non si comprano un camino che siamo in campagna e fa un freddo boia, in più ogni giorno devo farmi il mazzo per pagarmi l’Università, e l’altra sera entro in casa e li trovo attorno al tavolo che leggono il libretto delle istruzioni del loro ultimo acquisto: una motosega elettrica!"

A quella esclamazione mi va storto l’ultimo tiro di Marlboro perché scoppio in una risata isterica, per fortuna K. mi da una pacca sulla schiena. Incuriosito all’ennesima potenza, le chiedo se ha domandato ai genitori il perché di quell’agghiacciante acquisto, se per caso hanno della legna fastidiosa attorno alla casa o se il padre fosse appassionato di aggeggi strani e taglienti…
K. con una vocina dolce quanto rassegnata mi risponde: “Era in offerta...”.
(Venerdì 21 Ottobre 2005)
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