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Maratona dei film horror con gli occhi a mandorla

Horror Day a Udine

Al Far East Film 7


di Oriana Maerini


Udine - Il far est è entrato nel vivo con sua lunga maratona, ieri, del cinema horror con gli occhi a mandorla. Dalle 9.30 alle 2 del mattino gli appassionati del genere hanno potuto fare una grande scorpacciata di pellicole inedite arrivate dai pesi dell'estremo oriente.
Il panorama è stato completo: si sono potuti vedere film giapponesi, malesi, tailandesi, filippini, sudcoreani e cinesi.
Non tutte le pellicole erano all'altezza dello standard a cui ci hanno abituato gli americani, ma molte sorprese hanno positivamente influenzato il vasto pubblico che è stato numeroso a tutte le proiezioni.

In particolare è apprezzabile l'esperimento realizzato dal regista cinese Zhang Bingjian che è riuscito ad aggirare l'ostacolo imposto dal suo governo. In Cina, infatti, è vietato propagandare credenze e pratiche superstiziose e i film non posso contenere né fantasmi né elementi del sovrannaturale.

Il giovane regista ha, quindi, improntato la sua opera horror creando un thriller psicologico in cui tutte le presenze spettrali possono essere attribuite ai disturbi della mente umana.
Ecco la trama: Shen Xiao - un famoso fotografo d'alta moda - è in crisi con la moglie Meizi ed ha una relazione con una giovane modella.
La consorte scopre la tresca e sparisce misteriosamente. Shen Xiao chiede aiuto ad un amico ed una donna anziana sua vicina di casa (che è o funge da psicanalista) L'uomo è tormentato dal fantasma della moglie che crede di aver ucciso e dovrà scavare a lungo nel suo subconscio per scoprire che erano solo fantasie della sua mente generate dal senso di colpa.
Regia impeccabile con una splendida fotografia e riceca dei dettagli fanno di questa opera prima cinese una "chicca" di genere.
Dialoghi minimalisti ed immagini eclatanti donano al film un lirismo surreale. Forse è un po' ripetita la narrazione nella descrizione dei fantasmi che agitano la mente del fotografo. Comunque una pellicola apprezzabilissima che ci arriva da una cinematografia non avvezza al genere.

Degni di nota anche i Tales of terror, una serie di racconti dell'horror giapponesi messi in scena da giovani registi e girati in digitale.
A me è piaciuto soprattutto il primo Guardiano di notte di Yoshida Akio, che riesce a coniugare horror ed umorismo.
Insomma, anche quest'anno, la maratona del brivido con gli occhi a mandorla, è stata imperdibile per tutti quei palati fini che cercano pellicole non convenzionali e primizie di genere.


La Cina è vicina
Udine Far East Film 7
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(Giovedì 28 Aprile 2005)


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