.


Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Nel film "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa"

Asia Argento

Interpretazione eccellente della Argento


di Oriana Maerini


Asia Argento non si smentisce. Sceglie sempre ruoli forti, da cattiva ragazza. Lo fa anche in Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, quest’ultimo film choc che è una fedelissima trasposizione cinematografica del celebre romanzo di J.T. Leroy.
Asia ha scelto di dirigerlo ed interpretarlo perché è stata fortemente emozionata dalla vicenda autobiografica del suo amico scrittore con un’infanzia ferita alle spalle. Ha voluto realizzare questo film che lei stessa definisce “sui bambini, ma per i grandi” per denunciare la violenza sui minori e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.

La pellicola narra le vicissitudini del piccolo Jeremiah, vittima della sua mamma bambina Sarah. Una storia di disagio, droga e violenza sfrenata che vede una stupefacente interpretazione della Argento nel ruolo della mamma prostituta. Asia è considerata l'attrice più "bad" del cinema italiano", che l'ha sempre usata in ruoli di ragazza anticonformista, ribelle e un po' perduta: handicappata impertinente in "Perdiamoci di vista" di Carlo Verdone, ventenne ribelle e precaria nel film di Peter Del Monte “Compagna di viaggio”, una ragazza italiana, dal passato oscuro, che, a Londra, vive due storie con due uomini contemporaneamente, nel film di Michael Radford "B. Monkie", una rapinatrice in "Viola bacia tutti" di Giovanni Veronesi. Insomma una attrice maledetta, una sorta di Juliette Lewis made in Italy. Anche se ora, dopo la nascita di sua figlia, Asia dichiara di condurre una vita piccolo borghese per tenere lontano la piccola Anna Lou dalla curiosità morbosa, è innegabile che lei ha sempre timbrato il cartellino della trasgressione anche nella vita. Riesce ad imporre il suo carattere anche sul grande schermo? Quello che è certo è che questa indomabile figlia d'arte sa bene quello che vuole dalla vita. Ha solo 29 anni e ne vanta già quindici di carriera! Oltre 16 film all'attivo, buona parte dei quali da protagonista, quattro esperienze come regista. Si vanta di non aver mai studiato recitazione e dizione; di tirare di boxe e di sentirsi una donna completa anche senza boy friend fisso. Sul piano artistico, poi, dopo la consacrazione da parte della critica per la bellissima interpretazione in "Compagna di viaggio" (premio Davide di Donatello come migliore attrice) si può considerare,oggi, dopo quest’ ottima prova dietro la macchina da presa, un’ artista matura; sganciata dalla pesante etichetta di figlia d’arte.

Perché ha deciso di girare e contemporaneamente interpretare questo film?
Per molti motivi. Un po’ per ingenuità: pensavo di semplificare le cose. Credevo che avrei potuto chiedere a me stessa delle cose che ad un'altra attrice non avrei mai osato chiedere: di stravolgere il fisico, i capelli, la mente per interpretare il ruolo di Sarah. Non avrei mai avuto il coraggio di proporre ad un’altra attrice di vivere due anni in simbiosi con ruolo così difficile. Volevo cercare di capire la mente di una donna criminale e cercare di dare una risposta alle mie domande. Perché è stata abbandona? Come mai non ha avuto la possibilità di redimersi? Perché non ha l’estinto materno?

Lo rifarebbe ora?
No, oggi, con il senno di poi, non accetterei mai di interpretare questo ruolo. E’ stato faticosissimo, ho provato molto dolore. Sono felice di averlo fatto ma non lo rifarei. Mi ci è voluto moltissimo tempo per sentirmi meglio dopo aver incarnato questa donna.

Come ha tutelato i bambini-attori nelle scene più cruente?
Per otto mesi prima dell’inizio delle riprese i bambini venivano ogni settimana per conoscermi ed avere fiducia in me. Ho cercato di fargli capire che io ero Asia e non Sarah, la protagonista cattiva del film. Ho parlato con le loro mamme affinché capissero l’importanza di questa denuncia. Il mio non è un film per bambini ma una pellicola per i grandi che parla dei bambini. Non ho permesso ai bimbi di vedere il film ma è giusto che sappiamo che ci sono bambini meno fortunati di loro.
Sul set, per tutelarli dalle tutte le brutte parole del film, ho usato un trucchetto cinematografico: giravo i primi piani usando sempre campo e controcampo. Parlavo loro dolcemente, poi, in fase di doppiaggio, ho aggiunto i dialoghi del film.

Come ha scelto gli attori?
Tutte le scelte sono state fatte insieme a J. T. Ogni fase del film, dal casting ai costumi, ed ogni dettaglio post produzione, dal montaggio alla colonna sonora, sono stati discussi insieme. Volevo che Leroy fosse fiero del mio film, che lo considerasse come un’estensione del libro e quindi ho cercato di essere molto fedele al suo lavoro. Ho scelto gli attori seguendo una regola precisa: la massima distanza dalla loro personalità. Credo che per un attore sia sempre più interessante interpretare dei ruoli completamente. Inoltre immagino che le persone che fanno queste cose orrende non siano i mostri che si vedono nei film hollywoodiani. Sarebbe troppo facile riconoscerli, invece, spesso, sono proprio le persone più insospettabili che si rivelano dei veri criminali.

Se avesse interpretato il film prima di diventare madre avrebbe messo la stessa intensità emotiva nel progetto?
No, non credo. Ho letto il libro quando mia figlia aveva nove mesi. Il fatto di essere madre mi ha permesso di capire tante cose: il coinvolgimento amoroso che esiste fra madre e figlio; la possibilità, sempre in agguato, di credere che un figlio sia l’estensione di noi stessi, l’istinto materno. Se non fossi stata madre non sarei riuscita a fare questo film con la stessa intensità. Solo dopo la nascita di mia figlia ho imparto a conoscee ed amare veramente i bambini. Ho amato soprattutto il protagonista del film che poi è J.T. Leroy. Con il suo coraggio, con la sua denuncia ha aiutato tantissime persone che hanno subito i suoi stessi drammi

Si immedesima nell'immagine bad girl che il cinema ti ha cucito addosso?
Ormai questa per me è una sorta di etichetta. Comunque preferisco questi ruoli a quelli di casalinga inquieta o "bonazza" made in Italy. Confesso che avevo paura di presentare il film in Italia. In Francia ho avuto una bellissima accoglienza ma qui avevo paura che i fantasmi del mio passato, di quello che sono stata in gioventù, avrebbero condizionato gli spettatori. Il mio è un film forte, di denuncia e avevo paura che l’idea che gli italiani hanno di me potesse prevenire la visone del film; impedire al pubblico di vederlo con il cuore aperto.

Asia Argento e l'amore?
Sono stata innamorata ma non sono di quelle ragazze che si innamorano facilmente, anzi.
Non ho bisogno di un uomo per sentirmi completa al meno che non trovo un uomo che ha il coraggio di aprire la porticina del mio cuore e guardarci dentro. Ma se non incontro un uomo che possiede questo coraggio, piuttosto che vivere una storia così tanto per fare, preferisco stare da sola.

Che peso ha nella sua vita il fatto di essere figlia di Dario Argento?
Ancora queste domande! Ormai non devo pagare più niente di questa cosa; non devo più dimostrare a nessuno di valere. Questa etichetta non mi pesa più:la vivo con tranquillità

Lavorerebbe ancora con lui in futuro?
Si, perché ho una fortuna che capita a pochi: poter lavorare al fianco del proprio padre; creare qualcosa di eterno come un film con il proprio genitore. E' una magia che non è data a tutti. Poi amo il suo cinema e, soprattutto, non devo dimostrare niente a nessuno!

Girerà un film in Italia?
Ho molti progetti per la Francia ma purtroppo in questo momento non ho offerte interessanti in Italia. Questo mi deprime molto perché amo il mio paese. Ho persino lasciato Los Angeles per tornare a vivere in Italia dove mi trovo più a mio agio anche per il diverso modo di lavorare. Purtroppo qui da noi gli artisti maledetti non vengono presi troppo sul serio.



(Sabato 12 Marzo 2005)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro