 Il festival del documentario musicale I vincitori del Roma Music Doc Fest Tutti i premi della prima edizione
di red. Ecco l’elenco dei vincitori della prima edizione del Roma music DOC Fest che si è concluso domenica 26 febbraio:
Primo Premio assoluto Passaggi di tempo. Il viaggio di Sonos’ e Memoria (Italia -2004 -85’- Italiano) regia Gianfranco Cabiddu fotografia Enzo Carpineta montaggio Letizia Caudullo direzione musicale Paolo Fresu produzione Istituto Luce, Lantia Cinema e Maganos Menzione Speciale della giuria Per Yves Montand (Italia-2002-55’-Italiano) regia Nino Bizzarri fotografia Carlo Poletti montaggio Debora Longini produzione Rai Intarnational Miglior film della categoria Musica L’anima e le forme. In ricordo di Goffredo Petrassi (Italia-2003-30’-Italiano) regia Daniela Bruni fotografia Marcello Gallinelli e Martin Goins montaggio Daniele Bianchi produzione Rai International Nell’ultimo periodo della sua vita, l’insigne musicista e compositore Goffredo Petrassi non rilasciava più interviste. Da questa sua riluttanza e riservatezza è scaturita la chiave per raccontare il grande Maestro in maniera inconsueta e originale, attraverso un documentario costruito come una video-partitura di frammenti di sue musiche, di colori, di passioni di tutta una vita: l’arte e la musica. Miglior film della categoria Tutto sul ballo The damned and the sacred ( Olanda-2002-74’- Russo, ceceno e inglese) regia Jos de Putter fotografia Vladas Naudzius montaggio Stefan Kamp distribuzione Ideale Audience produzione Zeppers Film & TV Un gruppo di ballerini bambini della Cecenia, usa la propria arte come mezzo di sopravvivenza e come atto di sfida nei confronti della terribile tragedia che sono costretti a vivere nella propria terra. Immagini della distrutta città di Grozny, ci mostrano quanto difficili siano le cirostanze nelle quali i bambini riescono comunque ad esibirsi. Quello che è chiaro è che questi bambini non vogliono semplicemente ballare, ciò di cui hanno bisogno è piuttosto preservarsi sani. Capeggiati e incoraggiati da un uomo eccezionale, Ramzan Akhmadov, i bambini hanno portato avanti un tour per l’Europa con trionfanti esibizioni all’Amsterdam’s Concertgebouw e al London’s Lyryc Theatre. Miglior film della categoria Folk Pop & Jazz Bossa Nova. New Wave from Brazil (Germania – 2004 – 60’- Portoghese, sottotitoli inglese) regia Matti Bauer fotografia Eduardo Lerina e Heinz Albert Staubitz montaggio Florian Siegrin produzione Tangram Christian Bauer Filmproduktion Gli anni Sessanta videro la fama mondiale di un movimento musicale brasiliano, che lo è ancora oggi: la Bossa Nova. Matti Bauer traccia un ritratto di questo movimento, misto di Samba brasiliana e Cool Jazz proveniente da Rio de Janeiro, nato alla fine degli anni cinquanta, quando musicisti come António Carlos Jobim, João Gilberto, Carlos Lyra e Roberto Menescal iniziarono a sperimentare la Samba originaria delle Favelas di Rio. Questo ritmo divenne presto espressione di un’intera generazione e si legò ad un periodo pieno d’euforia, in cui il desiderio brasiliano di avvicinarsi al mondo moderno trovò risposta nella vittoria della Coppa del mondo di calcio e nella costruzione della capitale futuristica Brasilia Menzione speciale categoria Folk Pop & Jazz I Dischi del Sole (Italia- 2004 - 90’- Italiano) regia Luca Pastore fotografia Luciano Federici ed Ezio Gamba montaggio Claudio Cormio e Alberto Ruffino produzione Fandango, Ala Bianca, Bella Ciao La storica etichetta discografica “I Dischi del Sole” rappresenta probabilmente la più importante esperienza di ricerca, documentazione e diffusione di musica e cultura popolare italiana. Durante gli anni '60 e '70 l’etichetta ha pubblicato circa 250 titoli, dando vita e memoria sonora a grandi momenti e avvenimenti della cultura e della politica italiana. Oltre all’intenzione e alla vocazione ad essere vera e propria ‘colonna sonora del movimento’ la filosofia dell’etichetta riusciva a far coesistere una produzione militante che è diventata leggendaria, con la pubblicazione di raccolte di canzoni popolari e veri e propri ‘documentari sonori’ rappresentando l’unico, autentico catalogo di ‘blues italiano’. Premio dell’Istituto Luce per la migliore Fotografia Uzès Quintet (Francia–2004 –26’– solo musica) regia Catherine Maximoff fotografia Samuel Dravet montaggio Tatjana Jankovic produzione Heure D’été Productions Cinque coreografi, cinque mondi e diversi e singolari linguaggi del corpo. Un coreografico allontanamento dal palco. Una favola cinematografica nella quale ogni personaggio crea strani e singolari echi con l’ambiente che lo circonda Premio di Rai Teche per il miglior Montaggio Manuela Custer. Una storia pop-baroque (Italia – 2004 – 26’ – Italiano, inglese e tedesco sottotitoli italiano) regia Andrea Boni fotografia Giorgio Amendola montaggio Luca Bellino e Andrea Boni produzione Dimi S.p.A. remio della Fondazione CSC per la migliore Colonna Sonora Nino Rota. Un maestro della musica (Germania – 2001 – 56’ - Italiano) regia Andreas Morell fotografia Matthew Davison produzione ZDF, 3Sat Nino Rota é uno dei più celebri compositori d’Italia. Il suo nome è legato ad un tipo di musica che suona stranamente familiare. “Il Padrino” e quasi tutti i film di Federico Fellini portano il suo marchio musicale. Ma Rota è stato molto più che un compositore di colonne sonore: ha lasciato un’opera enorme, pressoché sconosciuta di “musica seria”. Per scoprire il vero Rota, Andreas Morell ci ha portato in Italia e a Venezia, Roma e Bari abbiamo percorso i vicoli della città incontrando musicisti di strada e suoni del quotidiano...
Premio del SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per l’ opera più innovativa When I am Misery I sing (Gran Bretagna – 2004 - 59'- Inglese) regia Juliana Ruhfus fotografia Esteban Uyarra ed Elizabeth Jones montaggio Brian Tagg ed Esteban Uyarra produzione Juliana Ruhfus Motivazione del SNCGI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) Un documento di rara intensità. Musica e rivoluzione nel segno del giornalismo.
(Martedì 1 Marzo 2005)
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