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![]() Straordinario Sean Penn The Assassination L'incubo americano di Roberto Leggio ![]() Come si quantifica il valore del sogno americano? Dai piccoli successi? Dagli inevitabili fallimenti? O dal peso delle menzogne che puntualmente vengono raccontate? Nel suo esordio dietro la macchina da presa Niels Muller, rivanga una storia vera e poco conosciuta, che aveva però precedentemente ispirato Taxi Driver di Martin Scorsese. Li, Travis Bickle tentava di uccidere un candidato repubblicano e finiva per fare una strage diventando un eroe suo malgrado; qui Sam Bicke pianifica di ammazzare il presidente Nixon, finendo invece per essere un invisibile anche dopo la morte. Ma a parte i rimandi cinematografici, The Assassination è un grandissimo ritratto di una disperazione, vissuta in prima persona dal talento innaturale di Sean Penn che in questo progetto ha creduto fin da subito e ha aspettato cinque anni per realizzarlo grazie all’intraprendenza produttiva di Leonardo Di Caprio, Alfonso Cuaròn e Alexander Payne. La forza evocativa del film (che non decade mai in semplicistiche emozioni) sta nel poter osservare il presente parlando del passato. Lo stesso cinismo presidenziale, la stessa incertezza sociale, le stesse scelte politiche guerresche sono così identiche che si potrebbero sovrapporre. Senza contare la follia dirottatoria concepita trent’anni prima di quell’undici settembre che ha suggellato per sempre la fine del sogno americano. (Martedì 1 Marzo 2005) |
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