 Una commedia nera ambientata a Città del Messico Nicotina Hacker, mafia, barbieri e diamanti
di Piero Nussio 
Nicotina Giunge finalmente in Italia, anche se un po’ di soppiatto, quella che si potrebbe definire “la risposta latina a Quentin Tarantino”.
Il film Nicotina fa anticamera dal 2003, e giunto da noi, non ha avuto né un lancio particolare né un minimo di visibilità.
Eppure, le ricette per un decente successo di pubblico ci sono tutte:
• pulp story alla Tarantino, con strage di buoni –se ne trovate uno- e cattivi; • il protagonista è un attore sulla cresta dell’onda (Diego Luna di Y tu mamà también); • l’aggancio narrativo –ed il titolo del film- sono le sigarette ed i loro danni: in epoca post-Sirchia uno degli argomenti più dibattuti fra i capannelli di fumatori fuori di bar e uffici; • un umorismo nero che pervade tutta la pellicola, e ne rende piacevole la visione; • la trama basata su un hacker ed i guai che combina per l’uso molto improprio dei computer.
A queste caratteristiche “popolari”, si potrebbero poi aggiungere delle “connotazioni stilistiche alte” (...come dicono i critici che se la tirano):
• un clima da commedia noir classica alla Howard Hawks; • l’unità di tempo e di luogo cara ad Aristotele –tutto in una notte pazza a Città del Messico, fra desideri piccolo borghesi e paure metropolitane-; • i temi della New Wave messicana circa il rapporto fra caso e destino; • l'avventura, quasi hitchcockiana e un po' kafkiana che si ricollega al “Fuori orario” di Martin Scorsese.
La trama, tanto per tornare un po’ con i piedi per terra. Il solitario hacker di computer Lolo (Diego Luna) è innamorato della violoncellista spagnola Andrea (Marta Beláustegui), e quindi registra le sue telefonate, la controlla con la webcam ed interviene pesantemente per impedirle di fare ciò che vorrebbe. Lei se ne accorge, e si vendica intervenendo involontariamente su un CD che Lolo ha preparato perchè i suoi committenti possano scambiarlo con un sacchetto di diamanti in possesso di mafiosi russi. Il mafioso russo, dal barbiere... Non vogliamo togliervi il piacere di seguirvi il film e di divertirvi a scoprire come la scenerggiatura riesca a far entrare ogni dettaglio insignificante e deviante dentro la storia complessiva.
Qualcuno ha detto che si tratta di più storie collegate: non è vero. Quel qualcuno si è distratto: la storia è una –come nei film ben fatti-, solo che si compone di vari tronconi, molti dei quali contemporanei.
E se qualcuno ritiene che Nicotina sia un film semplice, di poco valore, me ne citi altri –recenti- da paragonare a questo nel genere delle commedie noir. Buona caccia!
Ed un altro motivo per raccomandare Nicotina: per la prima volta (escluso 2001 Odissea nello spazio) il film è fatto da qualcuno che sa com’è fatto un computer e come agisce un hacker.
Da ultimo ancora, sono deliziose le notazioni sul fumo (pericolosità o meno del fumo passivo, il personaggio che ha smesso di fumare e nasconde le sigarette nella doccia, i “duri” che fumano cigarillos, la farmacista repressa che fa fumare il cliente, ecc.). E la notazione generale: “Fumare causa la morte. Ma non necessariamente per colpa della nicotina”.

Nicotina Nicotina (id., 2003) Regia: Hugo Rodríguez Soggetto e sceneggiatura: Martín Salinas Produzione: Messico, Argentina e Spagna 93’ Cast: Diego Luna (Lolo), Lucas Crespi (Nene), Jesús Ochoa (Tomson), Daniel Giménez Cacho (Beto), Carmen Madrid (Clara), Rosa María Bianchi (Carmen), Rafael Inclán (Goyo), Marta Beláustegui (Andrea), Jose María Yazpik (Joaquín), Norman Sotolongo (Svóboda)
(Lunedì 14 Febbraio 2005)
Home Archivio  |