 Una straordinaria Audrey Tautou Una lunga domenica di passioni Nelle sale il nuovo film di Jean Pierre Jeunet
di Oriana Maerini  Parla d’amore ma non è solo un film d’amore, descrive una guerra ma non è un film di guerra, racconta una fiaba ma non è un film fantastico, ha la struttura di un giallo ma non è un film noir. “Una lunga domenica di passioni” diretta da Jean-Pierre Jeunet (“Amélie”), interpretata da Audrey Tautou e tratta dal famoso romanzo di Sebastien Japrisot è un’opera d’arte completa. Due ore e 12 minuti di affascinazione filmica che tengono inchiodati alla poltrona. E non solo per il viso adorabile e la bravura della Tautou. Una sceneggiatura quasi perfetta, attori con le facce giuste (oltre al gruppo degli attori preferiti del regista: Audrey Tautou, Dominique Pinon, Ticky Holgado, Jean-Claude Dreyfus e Urbain Cancelier ci sono anche molti volti nuovi, come Clovis Cornillac, Marion Cotillard, Jean-Pierre Darroussin, Julie Depardieu), bella fotografia: gli ingredienti ci sono tutti per un prodotto autorale di ottimo livello.
Del talento di Jean-Pierre Jeunet del resto non avevamo dubbi dopo il bellissimo Amélie e il riuscito Delicatessen. La storia permette di passare dal generale (la tragedia della prima guerra mondiale) al particolare (una storia d’amore disperata) continuamente con una leggerezza che non va a detrimento dell’importanza dei due temi. Ecco la trama: Mathilde, mentre aspetta il ritorno del fidanzato Manech viene a sapere che è uno dei cinque soldati feriti che sono stati condannati da una corte marziale e abbandonati nella terra di nessuno tra le trincee francesi e quelle tedesche e che quasi certamente è morto.
Incapace di accettare l’idea di aver perduto per sempre inizia uno straordinario viaggio alla scoperta di ciò che è accaduto… Questo film, oltre ad essere uno dei progetti più ambiziosi e insoliti del cinema francese, per il regista Jean-Pierre Jeunet “UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI” è anche la realizzazione di un sogno durato dieci anni. Jeunet si era innamorato subito del romanzo di Sebastien Japrison, e aveva iniziato a sognare di adattarlo per il cinema ma aveva messo il suo sogno nel cassetto Solo dopo il successo mondiale di “Amélie” è riuscito a realizzare il suo sogno e la sera della cerimonia degli Oscar, (“Amélie” era candidato come miglior film straniero, miglior sceneggiatura, miglior fotografia e miglior direzione artistica) ha chiesto a Audrey Tautou se voleva girare un altro film con lui. Un altro merito del film è la cura dei dettagli. Jeunet ha consultato tutti gli archivi a disposizione, esaminando tutte le immagini disponibili sulla guerra, comprese fotografie, quotidiani e documentari..La terra di nessuno tra le linee tedesche e francesi è stata completamente ricostruita attraverso lo scavo di crateri di granate e la sistemazione di fogliame e alberi sradicati sulla linea dell’orizzonte. Il regista è riuscito a farci sentire l’odore del fango, delle incerate gocciolanti, delle uniformi bagnate e pesanti dei soldati francesi. Per tutte queste ragioni “Una lunga domenica di passioni” è un film assolutamente da non perdere.
Giudizio: * * * *

(Giovedì 10 Febbraio 2005)
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