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 Lo Sguardo dei Maestri "Ingmar Bergman: di Silenzi e Desideri" A Pordenone VII edizione della rassegna
di red. Pordenone - Apre domani, venerdì 4 febbraio il Simposio conclusivo della Settima edizione de Lo Sguardo dei Maestri che quest´anno ha visto come protagonista Ingmar Bergman.
Grande scrutatore dell´animo umano e dei suoi turbamenti emotivi, religiosi e intellettuali, il maestro svedese ci ha lasciato, tramite il mezzo cinematografico, la letteratura, la televisione e il teatro, alcune fra le più profonde ed acute riflessioni sull´esistenza dell´essere umano e il suo destino. Della carriera di Bergman a Pordenone, nella due-giorni di studi di venerdì 4 e di sabato 5 febbraio, verrà indagata l´ultima fase che, in termini di anni, ha inizio nel 1982, con il suo congedo "temporaneo" dal cinema per concludersi nel 2003 con l´uscita del suo ultimo film, Saraband. Con uno sguardo e un approccio interdisciplinari il punto di partenza del convegno verterà sull´analisi di due film cardine della poetica del maestro: Fanny e Alexander, considerata l´opera summa della sua arte e lo stesso Saraband, ultimo capolavoro. Lo Sguardo dei Maestri, oltre ad essere un´importante occasione di conoscenza permette dunque un inusuale percorso di approfondimento - non a caso, dei maestri indagati, la manifestazione friulana offre ogni anno la possibilità di rivedere, attraverso retrospettive complete e in originale, intere filmografie e di approfondirne la conoscenza tramite un momento di incontro che unisce critici, esperti di arti visive, semiologi, psicologi nonchè testimoni. Mostrandosi come uno dei rari momenti, non accademici, di crescita della critica cinematografica in Italia, il Convegno Internazionale de Lo Sguardo dei Maestri produce un volume di raccolta atti (edito da Il Castoro) che viene comunemente adottato come testo di studio in varie Università italiane (I precedenti sono stati dedicati a Bresson, Buñuel, Tati, Ophuls e Dreyer). A fare gli onori di casa domani 4 febbraio, a partire dalle 9.30, nella prima sessione del Convegno - dopo gli organizzatori (Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli di Gemona), e i curatori artistici Luciano De Giusti e Giorgio Tinazzi - sarà Marc Gervais, specialista dell´opera bergmaniana dalla Concordia University di Montreal (Quebec), che introdurrà il tema dell´intera mattinata: il messaggio del noto film TV Fanny e Alexander uscito nel 1982, primo "congedo" del maestro dal cinema. Seguirà la testimonianza di Jörn Donner, produttore di Fanny e Alexander, amico di Bergman e regista di numerosi documentari su di lui. Seguiranno le relazioni di Lucilla Albano (Università di Roma 3) che, nel rileggere il noto film Tv, adotterà uno sguardo psicoanalitico; Roberto Pugliese (Il Gazzettino e Segnocinema) ci offrirà un´accurata analisi delle musiche del film; infine Nicola Dusi (Università di Comunicazione ed Economia di Modena e Regio Emilia, Segnocinema) si concentrerà sulle strategie discorsive che legano pellicola e scrittura. La seconda sessione, incentrata sul rapporto tra teatro e film, sarà presieduta da Jan Holmberg, executive editor della Ingmar Bergman Foundation, e vedrà intervenire esperti come Egil Törnqvist (University of Amsterdam, premio Strindberg 2004), Sergio Arecco (Bergman. Segreti e magie, Le Mani, Genova, 2000), Henrick Sjorgren, uno dei massimi critici teatrali in Svezia. Sabato 5 febbraio a partire dalle 9.30, il tema si sposterà da Fanny e Alexander a Saraband ultimo capolavoro ideato per la TV nel 2003. Il primo intervento sarà di Andrea Martini (Università di Siena, Settimana Internazionale della Critica della Mostra d´Arte Cinematografica di Venezia) esperto del cinema di Bergman e autore di una monografia di prossima uscita in Italia; il secondo, di Maaret Koskinen (Stockholm University, Dagens Nyheter), offrirà la possibilità di conoscere gli scritti di Bergman sul cinema e, infine a concludere la giornata, la preziosa testimonianza di Sylvia Ingemarsson, montatrice dei film di Bergman. L´obiettivo del Convegno pordenonese - che, come già detto, si concentrerà sull´ultima fase della carriera cinematografica di Bergman, quella dedicata ai film per la TV, all´amore per il teatro e per la scrittura - consiste nel tentativo di metterne in risalto la modernità e l´attualità. Dopo aver annunciato il proprio congedo dal cinema, Bergman non ha resistito infatti a confrontarsi con esso e così facendo, si affaccia oggi coraggiosamente, nonostante l´età (classe 1918), a temi e stili nuovi, cercando un inedito incontro tra le arti tradizionali e i mezzi più recenti come il digitale. Il rapporto tra cinema e teatro, tra esistenza e rappresentazione sono argomenti che sembrano riguardarlo più da vicino in quest´ultimo periodo della sua carriera, e, accostati a una particolare attenzione per le nuove tecnologie, confermano la sua incredibile attualità, il suo essere artista completo e sensibile, capace in ogni epoca di rinnovarsi innalzando straordinariamente il proprio iter creativo. SEDE CONVEGNO Sala Congressi - Camera di Commercio di Pordenone Corso Vittorio Emanuele II, 47
(Giovedì 3 Febbraio 2005)
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