 Presentando "Berliner Blues" Carlo Verdone critico letterario Il nuovo libro di Giovanni Bogani
di Oriana Maerini  ROMA – Il critico cinematografico Giovanni Bogani ha avuto, per la presentazione del suo libro “Berliner Blues”, un critico letterario d’eccezione: l’attore e regista romano Carlo Verdone. Non solo. L’intera famiglia Verdone, il padre Mario e il fratello Luca erano presenti giovedì scorso all’evento che si è svolto presso la libreria Fahrenheit di Campo de’ Fiori. Il romanzo pubblicato dalla casa editrice Edimondcon una introduzione di Wim Wenders, è un viaggio durato vent’anni (dal 1985 ad oggi) che attraversa la vita ed i personaggi di Berlino. Città che Bogani frequenta ogni anno per seguire il festival del cinema. Il debutto di Verdone nei panni di novello critico letterario non è sembrato dispiace al pubblico che ha sopportato i disagi derivanti da una sala troppo stretta e affollata. E forse fra qualche tempo vedremo al cinema qualche storia presa da questo romanzo perché il regista de “Un sacco bello” si è lasciato andare a qualche promessa: “Ci sono molti soggetti già pronti dentro questo romanzo. Perché ogni storia è un ritratto, ogni capitolo racconta un personaggio. Sembra di vederla, la Berlino del Muro e quella del dopo Muro, città crocevia, dove tutti si incontrano, e tutti arrivano da lontano. La Berlino di questo libro sembra un immenso set, che non si riesce mai a percorrere tutto intero”. Ad ascoltare l’autore e il suo illustre critico c’era anche un vip della TV. Il conduttore Massimo Giletti che ha azzardato un commento: “ ho conosciuto anch’io una Berlino plumbea. Una città in bianco e nero di cui oggi c’è solamente il ricordo. I ragazzi non possono sapere che cosa fosse Berlino Est, la porta di un mondo grigio. Quando ci andai, le guardie mi sequestrarono persino delle canzoni di Iva Zanicchi, come possibile materiale controrivoluzionario!”. Ma di cosa parla il romanzo di Bogani? Carlo Verdone l’ha egregiamente spiegato al pubblico: “E’ un libro attraversato da seduzioni improvvise e fortissime. Il protagonista si innamora per brevi istanti, per un giorno o per una settimana, inseguendo soprattutto quel momento di sospensione del tempo, di armonia perfetta, dell’amore nella sua fase iniziale. E’ continuamente affascinato dalle donne, dalla loro sicurezza, dalla loro maturità. E’ un libro/mosaico, alla cui lettura ci si affeziona e a cui non si può più rinunciare”. Se lo dice lui che di storie se n’intende possiamo crederci!
(Sabato 11 Dicembre 2004)
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