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DVD che narra il novecento visto dalla parte di lei

Bellissime

Un documentario di Giovanna Gagliardo.


di Oriana Maerini


Ecco un regalo che tutte le donne dovrebbero ricevere: un DVD (dall’8 dicembre nelle librerie) con pezzo della storia vista dalla parte di “lei”. Ce lo propone l’istituto Luce attraverso un lavoro sapiente e certosino di ricerca compiuto, fra i suoi smisurati archivi, dalla regista Giovanna Gagliardo. Il titolo è emblematico: “Bellissime”. Diviso in quattro parti cronologiche: le madri del novecento, donne fra passato e futuro, Penelope va alla guerra, nessuno le può giudicare il documentario della Gagliardo ripercorre la storia del 900 (fino agli anni 70) attraverso le immagini che testimoniano la partecipazione delle donne alla vita sociale e politica della nostra nazione. Parte dall’analizzare l’affascinato consenso femminile al nuovo ideale di Italia modernista ed imperiale fino agli alborid del femminismo passando per il brusco risveglio nella miseria della guerra e il boom economico degli anni 60.
Immagini cruente come quella di Claretta Petacci appesa per i piedi e quella pietosa mano femminile che ne fissa le vesti impudiche con una spilla da balia, immagini allegre come quelle della prima minigonna e poi tanti volti di donna bellissimi.
I volti delle attrici famose da Lucia Bosè fino alla Loren ed alla Lollo, ma anche tanti volti affascinanti di semplici popolane, partigiane ed operaie.

Forse la parte più affascinante del filmato, che dura 124 minuti, è rappresentata dalla interviste che mettono a confronto due mondi e due visioni contrapposte: quello della partigiana Bianca Guidetti Serra e quello di Raffaella Duelli, la milizia fascista che ancora parla con grazia e civetteria della sua divisa. Donne fiere, consapevoli delle loro scelte opposte e decise a non rinnegare mai il loro passato.
La regista ha effettuato una sorta “di pesca di frodo” nello sterminato puzzle visivo che è ormai tutt’uno con il nostro inconscio per trarne fuori tutto ciò che è stato rimosso. Riesce ad estrapolare dai cinegiornali, film e documentari la soggettività femminile.
La Gagliardo ci propone un mare di immagini che lascia emergere piccole e grandi storie di donne: dalla madre del milite ignoto, alle operaie in tempo di guerra, dalle prime cicliste all’avvento della minigonna.
L’unico difetto di questo documentario risiede nello sbilanciamento fra la prima e la seconda parte del secolo. Ma c’è una ragione, come ha spiegato, in conferenza stampa la regista: “gli archivi dell’Istituto Luce dopo l’avvento della Tv si sono ridimensionati e il materiale a disposizione, quindi, era di gran lunga minore.

villeggiatura anni 30





(Lunedì 6 Dicembre 2004)


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