 Multinazionali sotto accusa The corporation Pellicola denuncia dal Canada
di Oriana Maerini  Diciamolo chiaramente: andare al cinema per vedere questo interessantissimo film documentario (Premio del pubblico come Miglior Film al Sundance Film Festival) è una missione. Un compito di cui tutti quelli che hanno preso coscienza della disastrosa situazione in cui versa oggi il nostro pianeta dovrebbero farsi carico. Dopo aver visto “The corporation” si esce, infatti, dalla sala con la consapevolezza che il count down verso la fine del mondo è iniziato e che dovremmo tutti impegnarci a fermarlo. I principali killer della terra sono loro accusa il film: le grandi multinazionali dello sfruttamento irragionevole, a solo fine di lucro, di risorse ambientali ed umane. Centocinquanta anni fa, le corporation erano una realtà piuttosto insignificante. Oggi, si impongono prepotenti e controllano le nostre vite. In questo esaustivo e incredibilmente ironico documentario, Mark Achbar (già co-regista del film Manufacturing consent: Noam Chomsky and the media), insieme alla regista Jennifer Abbott e al docente di diritto Joel Bakan, esamina le significative ripercussioni del crescente e invasivo potere delle corporation.

The corporation Basato sul libro di Joel Bakan The corporation: the pathological pursuit of profit and power (Corporation, la patologica ricerca del profitto e del potere, pubblicato da Fandango libri), il film è un’inchiesta tempestiva e accurata che fa discutere tutti (dirigenti d'azienda, teorici e studiosi di economia, investitori e operatori di borsa, esponenti della comunità economico-finanziaria e semplici attivisti) sui meccanismi interni, la storia, il possibile futuro delle corporation e sui danni che queste ultime arrecano alla salute dell’uomo e dell’ambiente. A ben vedere, però, questo utile ed allarmante documentario non dice nulla di nuovo ci toglie solo il velo dagli occhi ce ci impedisce di vedere la realtà nella quale viviamo. Il benessere della nostra civiltà dei consumi (dei quali moltissimi indotti e superflui) ha un costo troppo elevato: la sopravvivenza stessa del pianeta Terra.
Giudizio: * * *
(Martedì 2 Novembre 2004)
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